martedì 8 aprile 2008

LA MORTE ARRIVERA'

“Certo” disse il gioielliere. “La morte arriverà. Perché farsi sorprendere? Se non è al mercato è a Samarcanda. Conosce la storia?”Quella la conoscevo. L’avevo riletta da poco in Robert Musil. È una vecchia storia dell’Asia centrale, ma feci finta di non saperla per farmela raccontare da lui.Un giorno il Califfo manda il suo Visir a sentire cosa dice la gente al bazar. Quello va e nella folla nota una donna magra e alta, avvolta in una gran mantello nero, che lo guarda fisso. Terrorizzato il Visir scappa via. Corre dal Califfo e lo implora: “Sire, aiutami! Al bazar ho visto la Morte. È venuta per me. Lasciami partire, ti prego. Dammi il tuo migliore cavallo. Con quello, a tappe forzate, stasera sarò in salvo a Samarcanda.”Il Califfo acconsente e fa portare il suo cavallo più veloce. Il Visir balza in sella e galoppa via a spron battuto.Incuriosito, il Califfo va lui stesso al mercato. Nella folla vede la donna dal gran mantello nero e l’avvicina. “Perché hai fatto paura al mio Visir?” le chiede. “Non gli ho neppure parlato”, risponde la Morte. “Ero solo sorpresa di vederlo qui, perché il nostro appuntamento è stasera a Samarcanda”
...
(Da “Un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani.)

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