lunedì 31 agosto 2009

LA FIGLIA DELL'OSTESSA

Tre giovani passarono oltre il Reno, presso un ostessa presero alloggio.
“Ha vino e birra, signora ostessa? Dov'è sua figlia, lei così bella?”
“La mia birra e il vino è fresco e chiaro, la mia figlioletta è sul catafalco”.
E quando furono in quella stanza c'era lei dentro, in una nera bara.
Il primo, fu lui ad alzare il velo, e la fissava con sguardo mesto:
“Ah, bella ragazza, se tu vivessi, da quel momento ti amerei”.
Il secondo rimise il velo dov'era, si allontanò e intanto piangeva:
“Ahimè, tu giaci dentro la bara, per tanti anni io ti ho amata”.
Il terzo lo alzò subito ancora e la baciò la bocca così smorta:
“Ti ho sempre amata, anche ora seguito ad amarti e ti amerò in eterno”.
Ludwig Uhland

RIMANERE IN SILENZIO

In un piccolo tempio sperduto su una montagna, quattro monaci erano in meditazione.
Avevano deciso di fare una sesshin di assoluto silenzio.
La prima sera la candela si spense e la stanza piombò in una profonda oscurità.
Sussurrò un monaco: “Si è spenta la candela !”.
Il secondo rispose: “Non devi parlare, è una sesshin di silenzio totale”.
Il terzo aggiunse: “Perché parlate? Dobbiamo tacere, rimanere in perfetto silenzio !”.
Il quarto, il responsabile della sesshin, concluse: “Siete tutti stolti e malvagi, solo io non ho parlato !”.

LA PECORELLA SMARRITA

Una pecora scoprì un buco nel recinto e scivolò fuori.
Era così felice di andarsene.
Si allontanò molto e si perse.
Si accorse allora di essere seguita da un lupo.
Corse e corse, ma il lupo continuava ad inseguirla, finché il pastore arrivò e la salvò riportandola amorevolmente all'ovile.
E nonostante che tutti l'incitassero a farlo, il pastore non volle riparare il buco nel recinto.

martedì 4 agosto 2009

NESSUNO PUO' CAMBIARE IL DESTINO

Un grande guerriero giapponese che si chiamava Nobunaga decise di attaccare il nemico sebbene il suo esercito fosse numericamente soltanto un decimo di quello avversario. Lui sapeva che avrebbe vinto, ma i suoi soldati erano dubbiosi.Durante la marcia si fermò a un tempio shintoista e disse ai suoi uomini: «Dopo aver visitato il tempio butterò una moneta. Se viene testa vinceremo, se viene croce perderemo. Siamo nelle mani del destino».Nobunaga entrò nel tempio e pregò in silenzio. Uscì e gettò una moneta. Venne testa. I suoi soldati erano così impazienti di battersi che vinsero la battaglia senza difficoltà.«Nessuno può cambiare il destino» disse a Nobunaga il suo aiutante dopo la battaglia.«No davvero» disse Nobunaga, mostrandogli una moneta che aveva testa su tutt'e due le facce.
(101 storie zen)

ORACOLO DI DELFI

"Ti avverto, chiunque tu sia.
Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi
non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso
e conoscerai l’Universo e gli Dei"

Oracolo di Delfi

REGALARE IL TEMPO

C’era una volta un povera donna che chiedeva qualche spicciolo all’angolo della strada…Era conosciuta da molti negozianti e passanti della zona come una persona mite e che non dava assolutamente alcun fastidio:si limitava con discrezione ad esporre il suo cappello ed un breve biglietto per raccontare la sua storia.
Con regolarità passava da lei un signore molto distinto, che si fermava a parlare.
All’inizio nessuno dei vicini ci fece caso, ma poi questa presenza periodica iniziò ad attirare l’attenzione.
Qualcuno notò che questo signore, sempre ben vestito, non lasciava mai neanche un soldo....e cosi cominciarono a circolare critiche di tutti i generi sulla “tirchieria” di questo personaggio.Tuttavia la donna sembrava sempre molto contenta di vederlo.Una volta uno dei negozianti presso cui la nostra donnina stazionava, dopo che il signore distinto fu andato via, gli chiese:“come stanno andando le entrate oggi?”
“molto poco…anzi quasi nulla…”
In quel momento passo una signora che lasciò qualche centesimo….al che il negoziante aggiunse, con una punta di sarcasmo:“certo però che se almeno quel signore cosi distinto ti desse una frazione dei suoi averi, potresti evitare di stare qui tutto il giorno..”
“oh, no, non è cosi – rispose la donna – Sai chi è quello??
Quello è il presidente di una grande società: per parlare con lui la gente fa la fila per settimane.
Ogni minuto del suo TEMPO vale un sacco di soldi…!!”“ e allora?? A maggior ragione dovrebbe dare di più…”
“ma lui dà di più…..mi dona ogni giorno il bene più prezioso che ha…una cosa che non si riguadagna: un pò del suo tempo per ascoltarmi…e per farmi sentire importante per qualcuno…..
….”
dal web

sabato 1 agosto 2009

IL SEME MAGICO


Una donna, in preda alla disperazione per la perdita dell'unico figlio, si recò da un vecchio saggio per chiedere un incantesimo che lo riportasse in vita.
Il saggio, dopo un lungo silenzio, disse: “Portami un seme di senape dalla casa dove non c'è mai stata la sofferenza: con quello porterò via il dolore dalla tua vita”.
La donna si mise in cammino e presto scoprì che ogni casa aveva sofferto i suoi drammi: colpita dalla visione di tanta sofferenza, si fermò a soccorrere gli altri.
E ne fu così coinvolta che dimenticò di cercare il seme magico, senza capire ciò che aveva tolto la disperazione dalla sua vita.
(Antica storia cinese)