sabato 25 agosto 2012

SCRIVERE LE FERITE NELLA SABBIA E INCIDERE NELLA PIETRA LE GIOIE


Una storia racconta di due amici che camminavano nel deserto. In qualche momento del viaggio cominciarono a discutere, e l’amico diede uno schiaffo all’altro, questi addolorato, ma senza dire nulla, scrisse nella sabbia: Il mio migliore amico oggi mi ha dato uno schiaffo. Continuarono a camminare, finché trovarono un’oasi, dove decisero di fare un bagno. L’amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare, ma il suo amico lo salvò. Dopo che si fu ripreso, scrisse su una pietra: Il mio migliore amico oggi mi ha salvato la vita. L’amico che aveva dato lo schiaffo e aveva salvato il suo migliore amico domandò: Quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia, e adesso lo fai su una pietra. Perché? L’altro amico rispose: Quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia, dove i venti del perdono possano cancellarlo. Ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi, dobbiamo inciderlo nella pietra, dove nessun vento possa cancellarlo. Impara a scrivere le tue ferite nella sabbia e a incidere nella pietra le tue gioie! (Web)

martedì 21 agosto 2012

CHE COSA CONQUISTA UNA DONNA

Il vento decise un giorno di sfidare il sole
Il vento sosteneva che sarebbe riuscito a far togliere il cappotto ad una donna prima di quanto potesse fare il sole. Il sole accettò la scommessa. Il vento soffiò e soffiò, ma la donna non fece altro che stringersi sempre più nel suo cappotto.
Quando venne il suo turno, il sole si limitò a brillare. La donna iniziò ad avere caldo e poco dopo si tolse il cappotto
Roberto Cavaliere

LE COSE CHE NON SERVONO PER ESSERE FELICI

Un maestro spirituale che predicava continuamente l’importanza di staccarsi dalle cose materiali, venne invitato assieme ai suoi discepoli a una fiera dell’artigianato, con oggetti provenienti da tutti i continenti. Entrato nel primo padiglione, il maestro ci rimase il triplo del tempo impiegato dagli altri per guardare gli oggetti esposti.
Stupiti, i discepoli tornarono indietro per capire perché ci mettesse tanto e lo trovarono che ammirava incantato tutti gli oggetti esposti, uno per uno. “Maestro”, dissero i discepoli, “tu che parli tanto di spiritualità e di distacco, come mai ti sei fermato tanto davanti a questi oggetti?”. Sorridendo, il maestro li guardò negli occhi e rispose: “Cari discepoli, avete ragione. Il fatto è che sono veramente stupefatto dal vedere la quantità di cose materiali che non mi servono per essere felice”.
(Jaime Jaramillo, Ti amo ma sono felice anche senza di te)

lunedì 6 agosto 2012

IL VERO DESIDERIO DA ESAUDIRE

Un uomo che lamentava di aver dovuto sopportare nella sua vita solo disgrazie e dolori chiese a Dio di soddisfare tre suoi desideri.
Dio acconsentii chiedendogli che cosa volesse. 
L'uomo come prima richiesta
 chiese che morisse la moglie perchè era insopportabile e causa di tante sue disgrazie. Dio esaudii questo suo primo desiderio.
Ai funerali della moglie molti suoi amici tessero gli elogi di quest'ultima ed unitamente alla solitudine che lo aveva assalito chiese come secondo desiderio di far ritornare in vita la moglie.
Gli rimaneva un ultimo desiderio da chiedere: era tentato di chiedere soldi o salute o amore o quant'altro ancora.
Non riuscendo a decidere chiese consiglio a Dio.
Quest'ultimo gli rispose: "Chiedi di accettare con serenità qualunque cosa possa capitarti"

Roberto Cavaliere

LA SEPARAZIONE E' SEMPRE DOLOROSA

Una coppia di amanti decide di separarsi di comune accordo. 
Nel momento in cui cercano di separarsi, non ci riescono perché il loro grado di ‘fusione’ durante la relazione è arrivato a una tale intensità 
che le loro gambe, braccia, mani sono talmente intrecciate da non riconoscere quelle dell’uno e dell’altro. 
Decidono di rivolgersi a un vecchio saggio. Quest’ultimo dopo aver appreso del problema prende un grosso ago e punge un braccio. 
“Ahia ! che dolore” grida uno dei due amanti.
“Ecco questo braccio è tuo” afferma il saggio.
E’ cosi, di dolore in dolore, i due amanti riescono a separarsi.
Morale: anche quando la separazione è di comune accordo, è dolorosa e lo è ancora di più se è alto il grado di fusione precedente nella coppia. 

OGNUNO DONA QUELLO CHE HA NEL CUORE

Un giorno un uomo  ricco consegnò  ad un uomo povero un cesto pieno di roba vecchia da buttare.
L’uomo povero, senza battere ciglio, anzi sorridendo prende il cesto e va via.
Ritorna qualche giorno dopo collo stesso cesto pieno di fiori stupendi e lo consegna all’uomo ricco.
L’uomo ricco stupito chiede come mai gli restituisce fiori quando lui gli aveva dato solo roba da buttare via.
L’uomo povero risponde che ognuno dona quello che ha nel cuore .
Roberto Cavaliere