giovedì 24 aprile 2008

IL PRINCIPE INSENSIBILE

Un principe, insensibile con il suo popolo, morì tra il sollievo generale.
Secondo la tradizione, tra la sua morte e la sua sepoltura dovevano passare alcune settimane e la sua salma, imbalsamata, doveva restare esposta sulla soglia del palazzo perché chi volesse le rendesse onore.
Il corpo del principe se ne stava negletto a nutrire le mosche, quando giunse uno straniero da molto lontano, a giudicare dall'abbigliamento e dalla polvere dei suoi calzari.
Saputo dov'era la salma, la onorò con fumi d'incenso e fiori amaranto. Poi ripartì.
'Sarà un suo lontano parente', mormorò la gente guardandolo male.
Ma il giorno appresso furono tre gli stranieri ad arrivare. E tutti per rendere onore al corpo del principe.
Il popolo, incuriosito, cominciò a interrogarsi, ma non trovando risposte, interrogò i visitatori, i quali ora arrivavano da ogni dove e aumentavano di giorno in giorno.
'A noi, il principe venne in soccorso quando ci fu la più grave carestia', spiegarono alcuni.
'A noi donò la sua corona, quando fummo straziati dalla guerra', dissero altri.
'Da noi venne di persona, quando ci fu il terremoto, ed ebbe una parola d'incoraggiamento per tutti'.
La sorpresa fu enorme. Perché quell'uomo così duro e scontroso era stato magnanimo e gentile con altri?
Tutti si esaminarono e conclusero che, stando così le cose, era stata colpa loro.
'Non l'abbiamo capito né amato; ci ha tenuti lontani perché lo abbiamo tenuto lontano'.
Ma non ci fu uno solo che colse nel segno: il principe aveva agito così perché così gli era piaciuto: fare il bene di nascosto, senza obbligare nessuno alla riconoscenza.
Piero Gribaudi

Nessun commento: