lunedì 17 gennaio 2011

L'INNAMORATO CHE BUSSA ALLA PORTA DELL'AMATA

L'innamorato bussò alla porta dell'amata.
"Chi è?" disse l'amata da dentro.
"Sono io" rispose l'innamorato.
"Allora vattene. Questa casa non può contenere te e me".
L'innamorato respinto se ne andò nel deserto. Là meditò per mesi, ponderando le parole dell'amata. Alla fine ritornò e bussò di nuovo alla porta.
"Chi è?".
"Sei tu".
La porta si aprì all'istante.

2 commenti:

annamaria negro ha detto...

la favola libera l'anima dalla prigione di una realtà troppo stretta. una metafora può salvarci la vita. la codipendenza è una questione umana che voglio conoscere bene, perchè probabilmente mi appartiene e si trascina da molte generazioni. ci passiamo il testimone di padre in figlia, senza capire. e io voglio capire. grazie per questo prezioso spunto. arrivedeerci

Angie Nap ha detto...

C'è sempre qualcuno che sa la risposta giusta dietro quella porta. Quel qualcuno dirà "sei tu"...ma mente. In realtà ha soltanto detto quello che volevamo sentire...nulla di più! Perché c'è sempre qualcuno che arriverà dritto al punto, passando in quella piccola fessura della tua corazza di cui tu non ne eri a conoscenza. Arriva proprio nella parte più tenera di te che con tanta pazienza hai tenuto protetta. Ed ecco che... diventi fragile, di una fragilità sconvolgente, dove tu ti poni nelle sue mani e amandolo come non mai. Quando poi l' "innamorato" si rivelerà per quello che è realmente...quando capirai che ti ha sempre mentito...ti accorgerai che oltre ad aver perso lui...avrai smarrito anche te stessa.
Mai sottovalutare il nemico!

(M)